Lotte Sociali by Victor Hugo

Lotte Sociali by Victor Hugo

autore:Victor Hugo [Hugo, Victor]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: no cover, italiano, archivio italiano
ISBN: 9781480294523
Google: xTVZosPiH1AC
pubblicato: 2012-11-10T10:29:30+00:00


XVI

Il suffragio universale [14]

20 maggio 1850.

Signori, la rivoluzione del febbraio; e, per parte mia, siccome essa sembra vinta, siccome è calunniata, cercherò sempre tutte le occasioni di glorificarla in quello che fece di magnanimo e di bello; (Benissimo! Benissimo!) la rivoluzione di febbraio ebbe due magnifiche idee.

La prima di queste idee, ve lo ricordai l'altro giorno, fu di salire sino alla sommità dell'ordinamento politico per strappare la pena di morte; la seconda fu d'inalzare subito le più umili regioni dell'ordine sociale a livello delle più alte e di piantare la vera sovranità.

Doppia e pacifica vittoria del progresso, il quale rialzava l'umanità, e riempiva nello stesso tempo di luce il mondo politico e il mondo sociale, rigenerandoli e consolidandoli ambedue, il primo con la clemenza, l'altro con la legalità. (Bravo! a sinistra).

Signori, il grande atto, politico e cristiano ad un tempo, col quale la rivoluzione del febbraio fece penetrare il suo principio fin nelle radici dell'ordine sociale, fu l'attuazione del suffragio universale, fatto capitale, fatto immenso, avvenimento considerevole che introduceva nello stato un elemento nuovo, irrevocabile, definitivo. Giudicate bene tutta la sua importanza.

Certo, fu una gran cosa riconoscere il diritto in tutti, di comporre l'autorità universale della somma delle libertà individuali; di fare sparire quanto restava ancora delle caste; colla unità augusta d'una sovranità comune; e di riempire, collo stesso popolo, tutti i lati del vecchio mondo sociale; certo, tutto ciò fu grande.

Ma, o signori, è sopratutto nella sua azione sulle classi qualificate sin'allora classi inferiori che splende la bellezza del suffragio universale. (Risa ironiche a destra).

Signori, le vostre risa mi costringono ad insistere. Sì, il lato meraviglioso del suffragio universale, il lato efficace, il lato politico, il lato profondo, non fu nel togliere lo strano interdetto elettorale che gravitava senza che nessuno potesse indovinare il perchè; - e lo si dovette alla saggezza dei grandi uomini di stato di quei tempi (si ride a sinistra) - che sono gli stessi d'oggi... - (nuove risate d'approvazione a sinistra); non fu, io dicevo, il togliere lo strano interdetto che pesava sopra una parte di coloro che si chiamavano la classe media, e anche di quella che si chiamava la classe elevata; non fu il restituire il voto all'uomo ch'era avvocato, medico, letterato, amministratore, ufficiale, professore, prete, magistrato, e anche all'uomo ch'era pari di Francia; no, il lato meraviglioso, io lo ripeto, il lato profondo, efficace, politico del suffragio universale, fu di andare a cercare nelle regioni dolorose della società, nei bassi fondi, come dite voi, l'essere curvato sotto il pugno della negazione sociale, l'essere calpestato che, sino allora, non aveva avuto altra speranza che la ribellione, per dare a lui la speranza con un'altra forma, (Benissimo!) dicendogli: - Vota! non ti batter più! (Rumori) Fu di rendere la sua parte di sovranità a colui che fino a quel giorno non aveva avuto altro che la sua parte di sofferenza! Fu di avvicinare nelle sue tenebre materiali e morali lo sfortunato che, nei momenti estremi della sua miseria, non aveva altra arme, altra



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